Vini Romain di Paolo Rodaro - Scopriamo le grandi riserve “Made in Friuli”
Ph. Manuel Destro
In occasione della prima degustazione “VIN E AMÎS” del 27 marzo 2023 al Cemût vi presentiamo in breve la filosofia dietro i vini protagonisti dell’incontro
.
Un disegno di una bambina di cinque anni, che con l’ingenua e naturale creatività tipica dei piccoli rappresentava il cancello di casa, è ora un’etichetta inconfondibile, l’iconico cancello verso il mondo delle riserve Romain di Paolo, padre di quella stessa fanciulla.
I vini Romain di Paolo Rodaro
sono monovarietali memorabili, caratterizzati dalla loro predilezione per l'invecchiamento e il tempo. Questi rossi longevi riposano in botti di rovere francese e godono della lenta e rilassante progressione dei giorni, al riparo dalla frenesia del mondo.
La creazione di questi vini si basa sulle antiche tradizioni familiari tramandate dal nonno di Paolo, che risalgono al Settecento. In questa regione piovosa del Friuli, le uve venivano raccolte e conservate sotto i tetti delle case per posticipare la vinificazione e ottenere un vino rosso intenso e duraturo.
Paolo ha anche sviluppato una metodologia di appassimento delle uve rosse chiamata metodo della surmaturazione Romain-Rodaro, basata sulla conoscenza della tecnica di appassimento delle uve bianche per i vini da dessert, tradizionalmente utilizzata in famiglia. Come pioniere di questa ricerca e depositario di tale tecnica di vinificazione da oltre 20 anni, Paolo ha ispirato i suoi colleghi vignaioli a superare il più noto "made in Friuli dei vini bianchi" e aspirare a diventare un "produttore italiano di grandi vini rossi da evoluzione", contribuendo alla crescita del territorio.
Il metodo Romain-Rodaro viene utilizzato solo in alcune annate e con uve selezionate e completamente asciutte nei giorni precedenti la vendemmia. Nel caso in cui le condizioni atmosferiche lo permettano, l'uva matura viene raccolta a mano in vendemmia tardiva e disposta in piccole casse da due chilogrammi senza sovrapposizione.
Successivamente, le cassette vengono posizionate in un fruttaio, dove inizia il processo naturale di surmaturazione dei grappoli. Con il passare del tempo, i chicchi si disidratano e i tannini verdi attorno ai vinaccioli si ammorbidiscono gradualmente.
L'obiettivo finale è quello di vinificare le uve per ottenere un vino secco, in grado di evolversi nel tempo senza mai essere volgare e di esprimere le caratteristiche peculiari del vitigno specifico.
Anche se il Merlot e il Cabernet Sauvignon soddisfano appieno i gusti internazionali, i vini autoctoni, con le loro sfumature uniche del territorio, attirano l'attenzione per l’importanza che esprimono. Ad esempio, lo Schioppettino per il suo sapore di pepe nero, il Refosco dal Peduncolo Rosso per la sua potenza e il Pignolo per i suoi tannini decisi.
Noi al Cemût amiamo da sempre i prodotti di Paolo, per questo siamo orgogliosi di farveli assaggiare in una serata speciale: la degustazione VIN E AMÎS!!!
Il 27 marzo 2023 ovviamente al Cemût- Piccola osteria furlana.
Info e prenotazioni al +39 350 5168296